Food design: quanti tipi ne esistono?
Quando vedete una torta decorata, un piatto con il cibo posizionato in angolazioni strane, un oggetto per la cucina che sembra provenire da uno degli episodi di Star Trek, beh forse vi trovate di fronte ad un prodotto del food design.
Ma cosa è il food design? Secondo una definizione spicciola potrebbe essere il tentativo di unire il design ad un campo come quello complesso del cibo.
In realtà esistono varie declinazioni di Food Design, che non sempre i non addetti ai lavori conoscono. Si possono trovare sul sito di Ifooddesign e sono quattro.
Il Design With Food è la categoria più semplice e racchiude tutto ciò che riguarda opere create direttamente con il cibo, trasformato e/o posizionato in situazioni insolite rispetto al normale. Tra questi possiamo mettere come esempio le patatine della designer Julie Rothhann, che ha creato delle forme “mostruose” e colorate per renderle appetibili ai bambini.
Il Food product design è invece quel tipo di design che riguarda i cibi che sono prodotti in massa e per la massa. Tra questi troviamo ad esempio le forme di vari tipi di pasta, di particolari cioccolate, di tutti gli altri tipi di cibo.
Il triangolo cioccolatoso del Toblerone e la Cookie Cup sono solo due di questi esempi.
Il Design for Food è quello che riguarda tutti gli oggetti che girano attorno alla cucina: coltelli, contenitori, mizer e quant”altro.
Tra questa categoria troviamo i vari tipi di packaging creativo di bottiglie & co., ma anche la colorazione particolare degli attrezzi di cucina, che sta diventando oggi giorno sempre più diffusa.
Il Design about Food è invece quella branca che studia gli oggetti che non sono creati con il cibo, ma ne riproducono le forme. Tra questi, ad esempio, la Magritte Chair, che riproduce un famoso quadro di Magritte con protagonista una mela, che diventa un comodo cuscino su cui poggiarsi. Oppure, il letto hamburger, dove potersi sentire come in un vero e proprio panino anche quando si dorme!
E voi, che tipo di food designer vi sentite oggi? 😉
Andreas Marcopoli