La Giornata internazionale della donna: usi e consuetudini in giro per il mondo!
Le ricorrenze sono ricorrenze e secondo il Nonno Pasticciere come tali vanno “celebrate”, soprattutto se lo si può fare con qualche dolcezza 🙂 Domenica è la Giornata della donna e il nostro protagonista ha voglia di inventarsi qualcosa di speciale da regalare al suo pubblico femminile, al quale, diciamoci la verità, è particolarmente sensibile…non solo l”8 marzo, ma ogni giorno 😛
Per trarre qualche ispirazione è andato a scovare le tradizioni di questa festa in giro per il mondo, come solo lui sa fare…
In Russia l’8 marzo é festa nazionale. Questa festa è davvero molto sentita: la si passa in famiglia e la tavola presenta pietanze sontuose e brindisi spettacolari, mentre in TV passano nuove fiction femministe e vecchi film sulla donna sovietica.
In Ecuador c’è proprio un parco dedicato alla donna, “El Parque de las Mujeres”, dietro la Chiesa della Dolorosa. La giornata è festeggiata in tutta la città, con eventi culturali di ogni tipo: film, spettacoli, mostre. I ristoranti offrono dei menù speciali, e negli uffici e in altri luoghi di lavoro si organizzano piccoli eventi per festeggiare: un brindisi, un regalino alle donne, l’offerta di fiori.
In Colombia le donne non ammettono gli uomini ai festeggiamenti! In ogni quartiere si riuniscono e organizzano la “pollada” (vendita di patate, tamales, pollo…) e usano i fondi raccolti per rafforzare le attività delle organizzazioni di donne.
Nella Repubblica Dominicana le manifestazioni son generalmente mal viste, da qui il fatto che l’8 Marzo normalmente ci si accontenta di deporre dei fiori sull’altare dei “padri della patria”, nella piazza dell’Indipendenza e ci si auspica che, con un po’ di fortuna, possa almeno partire una ristretta manifestazione.
L’Honduras dedica alla donna un giorno in particolare, il 25 gennaio.
In QUEBEC invece l’8 Marzo assume sempre un carattere culturale. Anche se non viene festeggiato nelle strade, si hanno sempre delle conferenze, dei seminari, degli incontri culturali. La televisione e le stazioni radio, poi, trasmettono programmi speciali dedicati a temi legati alla condizione della donna.
In AFRICA l’8 marzo è festeggiato quantomeno nei paesi con una forte tradizione di donne in lotta: in Camerun, ad esempio, le associazioni di donne organizzano dei festeggiamenti che durano tutta la settimana a cavallo dell’8 marzo, con vari eventi e iniziative artistiche e culturali. Anche lo Zimbabwe festeggia, con qualche manifestazione all’aperto, pur non avendo le donne grossi motivi per stare allegre: secondo l’Unifem (Fondo delle Nazioni Unite per lo Sviluppo della Donna) le donne costituiscono il 58% della comunità adulta sieropositiva nell’Africa Sub Sahariana, e lo Zimbabwe ha 780,000 orfani a causa dell’HIV/AIDS.
In Indonesia è tutto un brulicare di feste, mostre di donne artiste, eventi culturali… Le donne artiste e intellettuali si incontrano per dibattere, e per ricordare. Le riunioni hanno un carattere politico molto forte. Lo stesso dicasi per le Filippine: qui le donne sono molto forti, tra le più istruite di tutta l’Asia, e ben determinate a far sentire la loro voce. Anche in Vietnam, dove le donne sono importanti in quanto anche grande forza lavoro, dove c’è la Women Union che è un vero caposaldo della cultura comunista e dove il vicepresidente del Paese è una donna, l’8 Marzo si festeggia regalando dei bei mazzi di fiori a tutte le donne, le quali festeggiano anche sul luogo di lavoro portando delle cose da mangiare per stare tra loro in maniera conviviale.
Sia che la si voglia chiamare Festa o Giornata internazionale della donna viste le origini storiche, le conquiste politiche, sociali ed economiche e le discriminazioni che in molti parti del mondo le donne sono ancora costrette a subire, l’8 marzo assume un signoficato particolare, e il Nonno vuole festeggiarlo in dolcezza.
Secondo voi, al posto della torta Mimosa, questa, metterebbe tutte d”accordo?! Secondo il Nonno sì 🙂
Manuela Piccioni Eleonora Ciambellotti