I suoni della natura diventano musica
Il Nonno pasticciere tra una ricetta e l’altra pensa sempre ai suoi piccoli amici e agli ingredienti necessari per il loro divertimento.
E se provassimo a trasformare oggetti reperibili in natura in tanti strumenti musicali? Un impasto di suoni per dar vita a una simpaticissima orchestra.
Con la bella stagione sarà facile trovare in riva al mare, a un fiume o lago oppure in un parco pietre tondeggianti diverse nel colore, nella consistenza, nel peso e nel suono che producono se vengono battute l’una contro l’altra.
E’ possibile ricavare, con sassi di forma piatta e allungata, uno strumento di origine antichissima, le nacchere. Questo strumento si suona tenendo i sassi tra le dita.
Alcuni sassi infine, sono adatti a emettere suoni in conseguenza al loro sfregamento.
L’estate è alle porte e molti si sono già catapultati al mare, in cerca di tranquillità e tramonti mozzafiato. Anche in spiaggia possiamo trovare dei potenziali strumenti musicali: le conchiglie.
E’ possibile ricavare dei simpatici fischietti da conchiglie e gusci di lumaca. I fischietti si chiamano così perché sono di dimensioni molto ridotte, ma hanno in compenso voci acutissime e penetranti.
E con le conchiglie di forma piatta e allungata possiamo creare nuovamente le Nacchere. Esse vengono suonate tenendole tra le dita allo stesso modo delle nacchere fatte con i sassi o applicando un cordoncino.
Possiamo generare altri suoni reperendo ancora rami d’albero, pezzi di legno grezzi o già lavorati, recuperati nell’ambiente naturale o presso un falegname. Questi oggetti si prestano come materiali interessanti per le varietà timbriche che possiedono e le loro modalità d’uso.
Una coppia di bastoncini si presta ad esempio ad essere suonata come le “claves”, strumento originario dei Caraibi e del Brasile. Un bastoncino percuote l’altro, tenuto stretto nel palmo della mano, che funge da cassa di risonanza.
E’ possibile poi ricavare da un tronco di legno duro a corteccia liscia percosso da due rami un Tamburo dal timbro secco. Se il tronco è a corteccia ruvida, il suo suono sarà più felpato. Il tronco può essere percosso dall’alto, lateralmente, in verticale e può essere appoggiato su due tronchi più piccoli disposti al suolo trasversalmente, o essere sospeso su cavalletti o con corde.
Per oggi avete tutti gli ingredienti necessari per dar vita a un piccolo gruppo di musicisti. Nel prossimo viaggio nel mondo dei giochi vi parleremo di altri oggetti da cui ricavare simpatiche melodie.
Alla prossima e buon divertimento!
Fonte:
http://www.galileo.it/ludonord/giocare_musica.html
Manuela Piccioni