“Specchio specchio delle mie brame, come si ricicla il tuo vetro nel reame?”
Capita. A volte capita davvero di rompere uno specchio. E subito il presagio che qualcosa di terribile si abbatterà su di noi prende il sopravvento.
Ma perché?
È probabile che questa sciagurata credenza sia legata al forte valore simbolico dello specchio: oggetto “magico” capace di duplicare le cose, ma anche le persone. Questa caratteristica può aver spinto le generazioni passate a pensare che infrangere l’immagine riflessa equivalesse in qualche modo a uccidere la persona stessa o a farle del male, un po’ come avviene nei riti Vudu, quando gli stregoni seviziano con spilloni una bambolina che rappresenta il malcapitato destinatario della sciagurata influenza.
I Romani invece, erano più pragmatici, ma non meno superstiziosi: siccome gli specchi venivano costruiti con strati di materie preziose, come l’oro e l’argento, romperne uno significava “perdita economica” e quindi, ridurlo in pezzetti, non era cosa che di certo passava inosservata, anche perché per ricomprarne uno, si doveva guadagnare tanti soldi e quindi lavorare ancora per tanti anni.
Oltre alla fatica della costruzione di un nuovo specchio, esistono anche degli antidoti per scongiurare i 7 anni di malefici. Sentite un po’ qua:
- raccogliere velocemente tutti i pezzi e precipitarsi presso un corso d’acqua dolce, che sia un fiume o un torrente e gettarli dentro: l’acqua pulirà l’anima dal malocchio;
- raccogliere tutti i pezzi e metterli in un barattolo di vetro trasparente, ben chiuso. Sistemare il barattolo nella parte più soleggiata della casa, come per esempio il davanzale della finestra: tutti i piccoli pezzi riflettenti proteggeranno dalle influenze negative;
- versare i frammenti dello specchio rotto in una bacinella piena d’acqua insieme ad una pietra chiarissima e trasparente, come diamante, acquamarina e dopo 7 giorni gettare solo i pezzi dello specchio;
- lasciare i frammenti dove sono per 7 ore, prima di raccoglierli e gettarli il più lontano possibile dalla casa;
- preparare un bagno con 7 manciate di sale grosso e lavarsi dalla testa ai piedi, non prima di aver chiesto all’acqua di allontanare tutte le cose negative.
A dire il vero, secondo noi, è meglio se invece seguite alcuni nostri suggerimenti di riciclo creativo!
1) Mosaico. I pezzi rotti sono decisamente troppo piccoli per specchiarvi? Pensate allora di decorare casa, pareti, staccionate, bagni, con micromosaici. Guanti, colla e fantasia, non vi servirà nient’altro.
2) Gioielli. Basterà levigare i pezzi di vetro e incollarli su supporti di legno, plastica o altri materiali di recupero per ottenere una bigiotteria unica e sorprendente.
3) Specchietto da borsetta
Riciclare uno specchio rotto non implica necessariamente di dover riutilizzarlo in tutte le sue parti o almeno di non doverle riutilizzare tutte per lo stesso scopo. Così ad esempio potete destinare i pezzetti piccoli alla realizzazione di mosaici e cornici, mentre i pezzetti più grandi possono essere adoperati per ricavare specchietti da borsa, da portare sempre con sé. Tutto ciò che dovrete fare è rivestire il pezzo di specchio con una copertura di cuoio o stoffa in maniera che non vi possa ferire quando lo maneggiate. Oppure incollarlo in contenitori di latta, tipo porta pasticche.
4) Decorazioni. Che siano palle di Natale, bicchieri, porta candele o strumenti di cancelleria, tutto si adatterà a splendere alla luce riflessa del sole. Incollate i pezzetti di specchio con della colla a caldo su qualunque superficie desiderate far brillare 😉
5) Porta orecchini. Se avete salvato la cornice e il piedistallo, potete inserire una rete metallica al posto del vetro e utilizzare questo nuovo oggetto in un porta gioielli…non vi sembra carino?
6) Vassoi e oggetti d’arredo.
7) Acchiappasogni. Corde e pezzetti di vetro legati assieme suoneranno una melodia delicata allo spostarsi dell’aria e terranno al riparo i vostri sogni da qualsiasi sorta di maledizione 😉
…comunque vi abbiamo dato un’idea per ogni anno di sfortuna 😛
Buon divertimento!
Eleonora Ciambellotti