Giocando si…mangia!
“Che cosa hai mangiato oggi?” Quante volte ci sentiamo rivolgere questa domanda da parte dei nostri genitori o nonni? E non esiste età, sappiatelo, che ti permetta di fuggire a questo interrogatorio!
La preoccupazione primaria, per chi si prende cura di noi, è da sempre la corretta alimentazione. Vitamine, proteine, zuccheri, grassi, sali minerali: ogni giorno dobbiamo fare il giusto pieno dei nostri carburanti naturali. Un po’ di tutto, dicevano le nonne e avevano ragione da vendere!
Varietà ed equilibrio sono gli ospiti che non dovranno mai mancare alla nostra tavola. Inoltre non dovrà mai mancare la curiosità, degli occhi e del palato, ingrediente indispensabile per ampliare la gamma dei “cibi amici”. Non tutti però sono allenati alla sperimentazione culinaria, soprattutto i più piccoli.
Come fare allora?
Semplicemente giocando 🙂
Andiamo sui classici. Vostro figlio non ama molto le verdure e i cereali? Iniziate a farglieli digerire utilizzando il domino, il memory e la tombola, meglio se interamente farciti di alimenti poco “digeriti”…vedrete che alla fine diventeranno familiari 😉
Gioco dell’oca. La classe viene divisa in squadre, ognuna con l’obiettivo di raggiungere un maggior numero di punti, a seconda delle risposte corrette o sbagliate date nel corso del gioco.
Si parte con il lancio dei dadi: arrivati alla casella, i bambini leggeranno l’indovinello o la domanda sull’alimento rappresentato nella figura. Se la risposta è corretta, acquistano punti; altrimenti rimangono al punteggio di partenza.
Alla fine dell’attività si procede con un debriefing sugli alimenti presenti nel gioco, la loro storia e il modo in cui sono utilizzati, le informazioni climatiche geografiche di provenienza .
Laboratori. Ma i pomodori non nasco nei supermercati? Sembrerà strano ma molti bambini pensano proprio di sì. Perciò è necessario insegnare loro l’origine di ciò che arriva sulle loro tavole, la storia del seme, del fiore e del frutto, insomma, le basi della nostra “coltura”. In molte scuole esiste un progetto meraviglioso che è quello dell’orto in classe.
Orizzontale o verticale, non importa, basta che contenga i prodotti che successivamente i ragazzi andranno ad utilizzare nelle loro mense.
E dopo aver scoperto come dissotterrare agli, cipolle e carote, è giunto il momento di capire quante ricette si possono realizzare con la numerosa varietà delle coltivazioni.
Impastare, mescolare e ideare sono azioni fondamentali per avvicinare i più restii al cibo, permettendo loro di creare piatti che soddisfino il proprio gusto e la propria estetica.
I bambini mangiano prima di tutto con gli occhi, è cosa risaputa, ma il cibo deve essere un’esperienza sinestetica e allora perché non solleticare anche odori e sapori?
Questo è un gioco da fare a squadre e bendati. Preparate cucchiaini di spezie, frutta, verdura, piante aromatiche, cereali, carne, insomma, di ciò che volete e fateli assaggiare ai concorrenti. Chi avrà indovinato il maggior numero di alimenti avrà vinto…e sarà pronto per la prossima edizione di Masterchef 😉
Con il cibo si può giocare, perché la cucina è sperimentazione, creatività, fantasia e tanto amore. Ma il cibo non va sprecato, va assaporato e gustato come uno dei beni più preziosi che abbiamo.
Eleonora Ciambellotti