La morra cinese
Continua il nostro viaggio nel mondo dei giochi, alcuni dimenticati altri intramontabili trasmessi di generazione in generazione. Un mondo che ci piace rivivere con il Nonno Pasticciere, insostituibile narratore e mago di delizie.
Di cosa parleremo oggi? Provate ad indovinare!
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Chi di voi non ha mai giocato a morra cinese, gioco tradizionale tra i più semplici e divertenti (conosciuta nel mondo come rock-paper-scissors, carta-forbice-sasso, Roshambo, Rochambeau, Row-Sham-Bow, Ick-Ack-Ock, Janken, Mora, Gawi-Bawi-Bo, JanKenPon, Ca-Chi-Pun, Farkle, Ken Ken Pa, Kai Bai Bo, Bim Bum Bam), che ha origine in Cina all”epoca della dinastia Han (III secolo a.C.-III sec. d.C.) per poi diffondersi in Corea ed in Giappone. Alcuni personaggi, nei famosi romanzi classici cinesi come “Il sogno della camera rossa” e “I briganti”, nei momenti di svago giocano alla morra che ha gli stessi tre elementi del gioco a noi noto: sasso, carta e forbici.
In Occidente arriva nel ”700, il secolo delle cineserie. I portoghesi la conobbero in Estremo Oriente e la chiamarono con i tre nomi di pedra, papel e tesoura. Qualche missionario o qualche viaggiatore, più o meno nello stesso periodo, la introdusse in Italia.
Ma come si gioca?
I due giocatori, posti uno di fronte all’altro, dovranno tendere la mano chiusa, dondolandola fino a quando non verrà contato fino a tre. A quel punto, contemporaneamente, ciascun giocatore farà la sua mossa fra le tre disponibili: sasso, carta e forbice. Il sasso, sarà rappresentato dalla mano chiusa (a pugno); la carta, dalla mano aperta e con le dita stese, mentre la forbice dalla mano chiusa a pugno, ad eccezione delle due dita indice e medio, che resteranno stese a formare una “V”.
Ogni giocatore, dunque, potrà scegliere una delle tre mosse, e cercare così di battere il proprio avversario, in base alle seguenti regole:
– la carta avvolge il sasso (vince la carta)
– la forbice taglia la carta (vince la forbice)
– il sasso rompe la forbice (vince il sasso)
In caso di simbolo uguale da parte dei due giocatori, si registra una parità e si gioca nuovamente.
La durata del gioco, resta a discrezione dei giocatori; le manche, generalmente devono essere di numero dispari, concordato prima dell’inizio del gioco, in modo da poter proclamare un vincitore.
Il Nonno pasticciere, come sempre, sta già preparando una bella merenda genuina per i suoi piccoli e grandi giocatori! Al prossimo viaggio.
Manuela Piccioni