Il riciclo “del giorno dopo”: cosa possiamo realizzare con i quotidiani

Lo sappiamo bene, i quotidiani hanno una certa propensione all’essere gettati, a quel gesto purtroppo abitudinario che abbiamo acquisito di disfarsi di ciò che non usiamo più. Sono beni di consumo facilmente “deperibili”, oggetti che durano solo poche ore, ma che contengono ancora tanta “vita”.

Con questo articolo volevamo scongiurare la cinica ed oggettiva affermazione di Hugh Grant nel film “Notting Hill”, con la quale cercava di placare l’animo di una confusa e agitata Julia Roberts: “I giornali di oggi serviranno a foderare le pattumiere di domani!”…speriamo che con i nostri suggerimenti si riesca ad invertire la tendenza 🙂

La carta è uno dei materiali che più si presta alle molteplici azioni di riciclo creativo che la fantasia può suggerirvi, partendo dal semplice impiego nelle pulizie domestiche fino ad arrivare alla creazioni di oggetti di alto valore artigianale.
Qua di seguito ecco alcuni spunti che, girovagando per la rete, hanno solleticato la nostra curiosità.

1)Cestino. Materiale occorrente: forbici, fogli di giornale (minimo 6), colla vinilica. Si piega un foglio intero di giornale in tre parti. Si ricavano tre strisce e si ripete l’operazione per gli altri fogli di giornale. Si piega ogni striscia a metà per altre tre volte fino ad ottenere le strisce della larghezza giusta: cioè si piega a metà ogni striscia, poi un’altra volta e un’altra volta ancora. Per fare il centro del cestino, si intrecciano quattro strisce nella parte centrale, usando sempre più strisce a seconda della misura desiderata. Per fare i lati si piegano le strisce formando un angolo di 90°, poi si piegano le strisce laterali e si continua a intrecciare. Alla fine del bordo va messa una striscia piegata a metà per dare fermezza, mentre le strisce rimanenti dovranno essere piegate in dentro. E alla fine si incolla tutto.

Fonte: http://www.tuttogreen.it/riciclo-creativo-come-creare-oggetti-con-giornali-riviste-e-cartoni/

2) Cannucce. Per realizzare le cannucce di carta serve un foglio di giornale, un bastoncino degli spiedini o un ferro da maglia e un punto di colla, che può essere vinilica o a stick. Potete anche farle più corte e per unirle basterà infilare la parte più sottile in quella più larga della seconda cannuccia, volendo usando anche un goccio di colla. L’importante è che durante la realizzazione teniate sempre ben stretta la carta, in modo che il risultato finale sia una cannuccia ben definita e non molliccia o che si srotola. Una volta che abbiamo creato tantissime cannucce è il momento vero e proprio di dare spazio alla fantasia e creare qualcosa di davvero unico. Le cannucce si possono intrecciare, affiancare, unire esattamente come se fossero delle bacchette di vimini. E proprio come col vimini, è possibile creare dai cestini alle borsette, dai soprammobili ai decori, dai portapenne alle sedute degli sgabelli, dai vasi ai cestoni per i giochi.

Fonte: http://www.eticamente.net/33475/cannucce-di-carta.html

3) Buste e pacchetti regalo. Per le dimensioni che ha, la carta di giornale si presta bene per pacchi medio-grandi. Con un po’ di fantasia è possibile personalizzarla e renderla spiritosa. Essendo in bianco e nero quello che serve è il colore: bottoni, nastri e ritagli di stoffa fanno,

Fonte: http://www.unideanellemani.it/5-idee-per-riusare-la-carta-di-riviste-e-giornali

4) Sedute e pouf di carta. La rigidità di un quotidiano arrotolo o di una pila di giornali accatastati è notevole. Ecco perché si possono costruire mobili dal budget limitatissimo. Come?
Njustudio ha pensato di fornire base, cinghie e cuscino per una seduta di giornali accatastati: la Hockenheimer. Il contenuto, però, glielo mettete voi, a vostra scelta di riciclo.

5) Gomitolo di carta. Incredibile, ma vero, con i giornali vecchi si possono anche fare delle matasse di “filo” da poter lavorare come lana per creare centrini, cestini, oggetti vari. Basta prendere un foglio e tagliarne delle strisce della larghezza di circa due cm, arrotolare ciascun listello e ridurlo allo spessore di un filo. Avvolgere poi il cavo attorno alla spagnoletta attaccando ogni striscia alla successiva fino a ottenere una bella matassa.