Cartapesta a Carnevale: per ogni maschera vale!
Coriandoli, stelle filanti, costumi, scherzi e sorrisi, neanche quest’anno il Carnevale ci ha colto impreparati! I carri nelle piazze più importanti hanno già cominciato a sfilare, inondando di allegria grandi e piccini. Quanto lavoro dietro quelle maschere gigantesche, quanta immaginazione e quanta pazienza!
A dire il vero anche “quanta carta”! Sì, perché ormai da tantissimi anni, le maschere di Carnevale si realizzano con la cartapesta. Pensate, in Italia già dal Cinquecento si producono in cartapesta statue a carattere sacro, ma fu l’Inghilterra il paese dove questo materiale riscosse maggiore successo, a partire dalla seconda metà del Settecento. Infatti, da quel momento, la cartapesta venne impiegata al posto dello stucco nelle decorazioni di soffitti e muri.
Da allora, i maestri artigiani incaricati di realizzare carri e maschere carnevalesche hanno sempre adoperato questo materiale e grazie alla sua plasticità e malleabilità si riescono a costruire “statue” alte anche 20 metri!
Riciclo e riuso sono alla base di questa tradizione che da più di cinquecento anni colora l’inverno di milioni di generazioni.
Ma come si fa una statua in cartapesta? Ci avete mai provato? Questi i passaggi suggeriti dagli esperti artigiani viareggini.
Cosa serve:
-Carta di giornale (quotidiano) color grigio e rosa
-Creta
-Colla fatta di acqua e farina
-Gesso
-Giunghi
-Legni
-Filo di ferro
-Stecche per modellare
-Colori e pennelli
-Lamette (di plastica o metallo)
Come si fa:
-Per prima cosa bisogna ideare, disegnare e colorare il soggetto del bozzetto
-Costruire con giunchi, legno e filo di ferro l’armatura che dovrà sostenere la creta
-Rivestire l’armatura con la creta che verrà modellata con le mani e con qualche semplice attrezzo (tipo delle stecche)
-Inserire sul modello di creta le lamelle che permetteranno il distacco dei due calchi
-Con un grosso pennello spruzzare il gesso sul modello di creta, ricoprendolo interamente. Quando il gesso sarà seccato, togliendo le lamelle, si otterranno due forme concave
-Applicare sulla forma concava di gesso ottenuta pezzi di carta di giornale, facendoli ben aderire. -Proseguire sovrapponendo strati di carta grigia e rosa alternati, spennellati di colla di farina. (Ripetere il procedimento nell’altra forma concava).
-Fare asciugare bene la carta applicata sulle forme. Quando la carta sarà bene asciutta e indurita, staccare dalle forme di gesso i rivestimenti ottenuti.
-Unire le due parti ottenute
A questo punto non resta che prendere pennelli, colori e fantasia e dipingere il mascherone.
Fonte: http://viareggio.ilcarnevale.com/la-storia/come-si-fa-una-figura-in-cartapesta/
Questa l’arte della carta a calco, ma esistono anche altre modalità.
-La primissima operazione consiste nel riempire una bacinella d’acqua tiepida, all’interno della quale si andranno ad immergere dei pezzi di giornale, meglio se vecchi quotidiani, tenendoli a mollo per almeno un giorno intero;
-Fatto trascorrere il tempo necessario, scolare i pezzi di giornale con un colapasta e strizzarli bene affinché tutta l’acqua in eccesso venga eliminata; se i pezzi di giornale risultassero al tatto ancora duri, farli bollire in acqua per circa venti minuti e poi ripetere l’operazione di scolatura;
-Si procede successivamente prendendo piccole quantità di carta alla volta e “pestandole” (da qui il nome di “cartapesta”) con l’uso di un mortaio; da questa operazione dovrebbe uscirne una poltiglia facilmente modellabile;
-Fatto ciò, fare asciugare per qualche ora l’impasto e successivamente aggiungere ad esso la colla vinilica e un cucchiaio di gesso, che contribuirà a mantenere la forma degli oggetti che andremo a modellare;
-Impastando il tutto, si otterrà esattamente l’impasto necessario alla realizzazione delle nostre opere d’arte!
-Ricordate che, dopo aver realizzato i vostri oggetti, questi vanno lasciati asciugare almeno per 48 ore prima di essere dipinti con i colori a tempera.
Fonte: http://comefare.com/come-fare-la-cartapesta/
Scegliete il procedimento che più vi piace, ma ricordatevi che “cartapesta a Carnevale, per ogni maschera vale!”
Buon divertimento!
Eleonora Ciambellotti