Colazione in Austria: l’accoppiata caffè e cornetto nasce proprio da qui!


Colazione in Austria: l’accoppiata caffè e cornetto nasce proprio da qui!

Caffè e croissant. Si può davvero girare per il mondo, ma questa per molti resta una delle colazioni preferite. L”aroma del caffè unito alla fragranza di un cornetto appena sfornato ti rimette in pace con il mondo e ti dà la giusta carica per iniziare una nuova giornata. Ma quanti di voi sanno da dove “arriva” questo binomio mattutino?

 

 Il Nonno Pasticciere, con le sue assistenti, ha deciso quest”oggi di seguire le orme del croissant… Dove saranno approdati i nostri protagonisti? Ma in Austria ovviamente!

Sì, perché dovete sapere che tutto ebbe inizio nel 1683, quando il primo antenato del cornetto fu sfornato a Vienna, per la prima volta, per celebrare la vittoria contro i turchi all”indomani della battaglia dell”11 settembre di quell”anno. E lo stesso evento storico fu anche alla base dell’introduzione del caffè in Europa! secondo la leggenda, la forma a mezzaluna (in francese croissant, appunto) si ispira proprio alla mezzaluna che sventolava sui vessilli dell’esercito turco. E da noi? In Italia il primo chiffero (da kipfel) viene sfornato intorno al 1816 dal fornaio Mimlich, quando Maria Luisa d’Asburgo-Lorena, nata a Vienna, già moglie di Napoleone e imperatrice francese, diventa duchessa di Parma e vi si trasferisce.

Così senza saperlo, abbiamo scoperto che l”Austria è la madre di tutte le nostre colazioni 😉 Il Nonno Pasticciere, incuriosito da tutte queste leggende, è partito alla volta di Vienna per conoscere più da vicino le tradizioni culinarie di questa Nazione, ricca di influenze multietniche che ovviamente si riflettono soprattutto in cucina.
Tedeschi, Ungheresi, Turchi e Polacchi hanno contribuito a rendere la cucina austriaca una cucina di “corte”, ricca e raffinata, in cui per colazione, sono serviti croissant, caffè, burro e marmellate preparate in casa accompagnati con uova, prosciutto e formaggio.
Si fa presto però a dire caffè in Austria: infatti nei vari bar, soprattutto quelli viennesi, è possibile scegliere tra un’interminabile lista di almeno 20 caffè diversi: “Melange”, “Turco”, “Kapuziner”, “Mazagran”, “Einspanner” o “Kleiner Brauner”, tutti da sorseggiare con “Ober” (panna) o “Ohne Ober” (senza panna).

Il posto d’onore nella cucina Austriaca lo meritano i dolci, vero vanto della nazione. Regina della produzione dolciaria Austriaca è indubbiamente la celeberrima “Sacher Torte”, una deliziosa torta al cioccolato fondente che nasconde al suo interno uno strato di delicatissima marmellata di albicocche. Tanto famosa quanto contesa: ancora oggi, infatti, le due pasticcerie più importanti di Vienna, la “Demel” e la “Sacher”, sono il lizza per aggiudicarsi il primato di “inventori” delle storica torta.

 

Altri dolci tipici sono lo “strudel di mele”, la “linzer torte”(una crostata di mandorle farcita con marmellata di ribes), il “kaiserschmarren” ed il “gugelhupf” (una tipica ciambella farcita con mandorle ed uvetta).

Ma quali altri dolci ha scoperto il Nonno Pasticciere? Eccone alcuni:
Kolatsche / Golatsche / Tasche una specialità austro-boema simile al nostro saccottino o fagottino. Di pasta sfoglia ripiegata a quadrato, ripieno di marmellata, cioccolato, o ricotta e uvetta.


Plunder, un calzone alle mele, o altro ripieno di frutta.

  http://www.kuchen-aktuell.de/hefe_u._kleingebaeck/plunder_mit_frucht_22062008.htm

Schnecke, letteralmente chiocciola, per la forma a spirale, può essere appunto con l’uvetta (Rosinen), ma anche alle mele, alla nocciola, con lo zucchero a velo o la glassa.

Krapfen, sono un classico che non ha bisogno di presentazioni, parenti dei nostri bombe e bomboloni. Si consumano in particolare a Carnavale (Faschingskrapfen, con ripieno di confettura di albicocca).

Krone, letteralmente, corona. Ennesima variazione sul tema della sfoglia. Si può trovare con il ripieno di cioccolata, vaniglia o prugne. 

Gugelhupf, dalla caratteristica forma toroidale, è un ciambellone tipico di queste parti, che risale addirittura alla Vienna romana. Stampi per cuocere dolci simili sono stati ritrovati, pare, negli scavi archeologici di Carnuntum.

Beugel, versione austriaca e dolce del tedesco bagel. In pratica è un mezzo tarallo farcito (simili nella forma alla Krone, ma dall’impasto più compatto e meno croccante), decorato con semi di papavero.

http://www.lebensministerium.at/lebensmittel/trad-lebensmittel/speisen/beugel_pikant_suess.html

Wiener Busserl, dolcetti dalla forma incerta, a metà tra meringhe a base d’uovo ed amaretti a base di mandorle. I gusti e gli aromi possono essere di diversi tipi.


 http://www.chefkoch.de/rezepte/898221195220093/Wiener-Busserl.html

Striezel, una treccia di impasto morbido e burroso, ripiena di marmellata o cioccolato.

Dopo questa carrellata glicemica, il Nonno Pasticciere si chiede come la principessa Sissi sia potuta essere una sovrana così “triste” in questa terra dalle mille dolcezze…Il primo obiettivo delle ricette dei dolci Pattìni è proprio quello di far sorridere coloro che le assaggiano…senza i vostri sorrisi il Nonno Pasticciere non saprebbe come trovare l’entusiasmo per girare il mondo alla ricerca di nuove colazioni 🙂

Alla prossima entusiasmante colazione…nel mondo!

Manuela Piccioni Eleonora Ciambellotti