L’hotel a forma di frutta


L’hotel a forma di frutta

Quando si viaggia si soggiorna spesso in hotel o ostelli dalle tipologie più disparate. Ci sono quelli di lusso, con il massimo del comfort e della pulizia, e magari una piscina e una doccia con idromassaggio, o quelli per studenti, ideali per chi vuole stare in compagnia senza spendere una grossa cifra, fino ad arrivare a quelli in cui sarebbe proprio meglio non tornare.
Alcuni di questi alberghi son diventati famosi per le loro forme oltre che per la loro qualità: basti pensare, ad esempio, al  Burj al-Arab, che è diventato il più celebre simbolo di Dubai, con la sua forma curva che ricorda una vela appoggiata sul terreno.

Tra questi ultimi c’è anche il Baan Phasawan,un resort situato nella bella e lontana Thailandia, dove le camere degli ospiti sono costruite all’interno di grossi bungalow a forma di frutti esotici.
Se all’interno infatti le camere possono sembrare identiche a quelle di un qualsiasi altro hotel del mondo, è l’esterno ad essere stravagante e originale.

Ognuno di questo bungalow è infatti costruito con le sembianze di un particolare frutto, solitamente locale: tra questi troviamo il “frutto del dragone”, caratterizzato dal colore fucsia all’esterno e presentante una polpa bianca con semini neri all’interno, e il leggendario durian, famoso in quelle zone per il suo ottimo sapore e il suo terribile odore, dalla buccia completamente ricoperta di grosse spine.
Non mancano poi frutti a forma di ananas e di mangostano: ce n’è insomma per tutti i gusti!

All’interno del resort si può inoltre provare questi frutti direttamente nell’orto che il proprietario ha pensato bene di creare per una maggiore accoglienza al visitatore. In particolar modo, grazie a questa trovata, il resort è molto visitato da scolaresche in gita, che possono lì ammirare le bellezze della botanica e vedere come i frutti crescono a partire dai semi; il Baan Phasawan  è infatti diventato famoso per avere la più grande quantità di semi delle diverse varietà di durian al mondo.

Insomma, di notte si dorme dentro ad un frutto, al mattino lo si mangia e nel pomeriggio si scoprono tutte le sue caratteristiche.
Geniale, no?

Andreas Marcopoli