Maschere, scherzi e dolci: a Carnevale, tutto si può fare!
Senza dubbio oggi è il giorno più “extra-ordinario” dell’anno, un giorno di festa in cui tutto è lecito, in cui la parola d’ordine è divertirsi. Il Carnevale, dal latino “carnem levare” (eliminare la carne), ha radici antichissime: deriva dai Saturnalia, feste etrusco-romane dedicate al dio Saturno, in cui si allestivano sontuosi banchetti e i meno abbienti usavano travestirsi da princeps per irridere la classe dominante. Insomma l’anima del Carnevale era già al gran completo diversi anni fa: cibo, maschere e scherzi, ieri come oggi.
Ma è con la Commedia dell’Arte che nasce la tradizione del Carnevale come la intendiamo oggi, perché è proprio dal 1500-1600 che prendono vita le nostre maschere. Tipi, personaggi, buffe caricature di difetti e debolezze umane iniziano a caratterizzare le feste delle nostre Regioni. A ciascuno il suo! Ecco allora Arlecchino, Pulcinella, Stenterello, Pantalone…siete sicuri di conoscerli tutti? Vediamo un po’.
Gianduja→ Torino
Meneghino→ Milano
Mezzettino, Brighella, Arlecchino, Gioppino→ Bergamo
Fracanapa→ Verona
Colombina, Pantalone, Rosaura, Corallina→ Venezia
Capitan Spaventa→ Liguria
Sandrone→ Mondena
Balanzone, Fagiolino, Florindo→ Bologna
Burlamacco→ Viareggio
Stenterello→ Firenze
Cassandro→ Siena
Bartoccio→Perugia
Mosciolino→ Acona
Vulon→ Fano
Rugantino, Meo Patacca→ Roma
Mamuthones→ Sardegna
Frappiglia→ Abruzzo
Pulcinella, Tartaglia, Coviello→ Napoli
Farinella→ Putignano
Giangurgolo→ Calabria
Beppe Nappa→ Sciacca
E come recita il proverbio a Carnevale ogni scherzo vale…e allora ecco qualche suggerimento per voi 😉
1) Nascondere un ragno finto in un astuccio o dentro un quaderno.
2) Chiudere una sveglia in uno zaino dopo aver puntato l’allarme in modo che suoni a metà lezione.
3) Incrociare tutti le gambe ogni volta che la povera vittima pronuncia una parola che inizia S o un’altra lettera concordata a sua insaputa.
4) Provare a convincere il malcapitato che ha perso l’udito mentre in realtà tutti parlano sotto voce.
5) Il gioco del pappagallo da fare in gruppo. Si finge di fare una magia su un bambino mentre lui non se ne accorge. Un capogruppo recita una formula inventata. Il bambino per sciogliere l’incantesimo dovrà capire qual è la parola magica tra le tante che gli altri diranno. Un terzo bambino nel gruppo continua a copiare ogni gesto che fa la vittima. Il gioco prosegue finché la vittima chiede spontaneamente: “Perchè mi copia?”. Questa è la formula magica per interrompere l’incantesimo o meglio lo scherzo.
Infine a Carnevale non possono mancare i dolci: frittelle, chiacchiere (con i molteplici nomi che cambiano da Regione a Regione), migliaccio, castagnole e zeppole…un vero tripudio di bontà! Vi lasciamo qua la ricetta del migliaccio napoletano, forse il meno diffuso, un dolce molto soffice fatto di semolino e ricotta e senza farina. Noi abbiamo seguito le indicazioni del sul blog di Giallo Zafferano.
Ingredienti
150 g Semolino
400 ml Latte
300 ml Acqua
250 g Ricotta
180 g Zucchero
2 Uova
30 g Burro
1 Scorza d’arancia
1 Baccello di vaniglia
aroma millefiori (o fiori di arancio)
Zucchero a velo
Per prima cosa mettete l’acqua e il latte in una pentola insieme alla scorza grattugiata dell’arancia e fate scaldare il tutto fino a sfiorare il bollore. Unite il burro nella pentola e fatelo sciogliere. Versate a pioggia il semolino e mescolate con una frusta per 5/8 minuti fino a che si sarà ben addensato. Togliete il semolino dal fuoco e fatelo raffreddare direttamente nella pentola. Estraete dal baccello di vaniglia i semi e versateli nella ciotola con le uova intere e lo zucchero e sbattete con le fruste elettriche fino ad ottenere un composto chiaro e cremoso.Unite anche la ricotta al composto di uova e amalgamate tutto.
Da ultimo aggiungete anche il semolino ben raffreddato.
Versate tutto il composto ottenuto in uno stampo a cerniera ben imburrato e livellate la superficie.
Cuocete in forno preriscaldato ventilato a 165° per 60 minuti circa. Alla fine una bella spolverata di zucchero a velo.
E per rilassarvi seguite queste istruzioni di pixel art…chissà cosa verrà fuori 😉
Buona festa di Carnevale a tutti voi!
Eleonora Ciambellotti