Nell”Antica Grecia per una colazione da campioni!
Ci stiamo avvicinando al Natale. E il Nonno Pasticciere, per alcuni piccoli amici, è diventato un po’ un Babbo Natale: ogni giorno arrivano lettere dai giovani lettori, nelle quali si chiedono spunti per colazioni o merende da “campioni”. Così il nostro mago dei dolci ha deciso di documentarsi un pochino…e dopo i gladiatori dell’Antica Roma, oggi ha deciso di ritornare in Grecia, per scoprire come tanti secoli fa gli “atleti” si preparavano – in cucina s’intende – per le loro sfide!
Dovete sapere comunque che l’alimentazione giornaliera dei Greci iniziava con una prima colazione leggera (akràtisma), consumata molto presto all’inizio della giornata e costituita da olive, formaggio e fichi, a cui si accompagnava una fetta di pane intinta nel vino puro.
Il pasto principale per i Greci era il pranzo, l’Ariston, il migliore, la colazione era soltanto uno spuntino accessorio, dato che a metà giornata mangiavano davvero di tutto! Focacce d’orzo o di grano, carni rosse o bianche, cacciagione allo spiedo, pesce, verdure, legumi, molte cipolle, aglio e vari tipi di olive e formaggi…diciamo che al mattino potevano davvero stare leggeri!
Ma gli atleti? Chi voleva diventare un vero campione Olimpico, doveva seguire una “dieta” particolare, uno stile di vita e un”alimentazione completamente diversi, austeri, che permettevano loro di rimanere sani e forti. E quindi, cosa mangiavano? Inizialmente solo pane, miele, frutta secca, verdure e pesce; solo più tardi si aggiunsero le proteine della carne, che fornivano loro uno stato di eccitazione ed “energia superiore”.
http://orizzontidelgusto.blogspot.it/
Il retore greco Filostrato affermava che essi dormivano sulla nuda terra o su pagliericci, si lavavano in fiumi e torrenti e si nutrivano di gallette d”orzo, frutta varia e miele e formaggio caprino con cui preparavano una sorta di fonduta. Eppure erano rampolli delle famiglie dell”élite, dell”alta società!
L”austerità mirava quindi alla fortificazione del corpo e dello spirito. La dieta, come detto, in seguito si arricchì di carne di bue, di maiale o di cervo arrostita o allo spiedo con erbe aromatiche, e poi anche di minestre di legumi, frumento, pane di farro, orzo e riso, olio di semi, strutto.
Il pesce, soprattutto trote, veniva servito in foglie di vite o di fico, e i dolci, utili agli atleti per l”apporto energetico, erano costituiti da focacce di ricotta, miele o mandorle. E se avevano problemi intestinali, ecco pronti i decotti di alloro o altre piante dalle virtù terapeutiche.
http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/minisiti/alimentazione/sezioni/etastorica/grecia/index.html
Prendete ora carta e penna…leggete qua come era fatta la “dieta tipo” prescritta dai medici di allora ai futuri campioni olimpici…magari c’è qualche spunto interessante da adottare!
A colazione pane e miele, latte di capra e un po” di farina impastata con olio; a mezzogiorno frutta secca, fichi, noci, crostoni di pane di farro con vegetali, olive nere, uova, formaggio caprino e vino mielato; a cena carne allo spiedo o alla griglia con erbe aromatiche, zuppa nera con carne, formaggio, verdure cotte o crude, pesce marinato e frutta.
http://www.ladietamediterranea.eu/2011/10/12/dieta-mediterranea-l%E2%80%99alimentazione-nel-bruttium/
Il Nonno Pasticciere ha esaudito un po’ delle vostre curiosità? Siete pronti per diventare dei campioni? Mandateci foto delle vostre gare e vittorie a dolciaria.pattini@gmail.com…vogliamo vedere se seguite i consigli degli Antichi Greci ;)))
Noi, il nostro vincitore ce l’abbiamo!! Che ne pensate? E” o non è un “campione di gusto”? 😛
Manuela Piccioni Eleonora Ciambellotti